Avrete sicuramente sentito dire che solo le grandi aziende strutturate possono pensare di aggredire il mercato cinese, ma non sempre è così!  Nonostante le dimensioni, alcune piccole imprese toscane si sono organizzate e hanno iniziato ad esportare i loro prodotti in Cina! Anche le piccole imprese toscane possono competere a livello internazionale e possono far breccia nel mercato cinese! Basta solo sapersi organizzare, fare fronte comune e colmare le proprie lacune culturali e linguistiche!Ecco una testimonianza dell’esperienza di alcune piccole imprese toscane in Cina.

Ecco l’esperienza dei “Frantoi di Maremma“.

La rete “Frantoi di Maremma” di Confartigianato Grosseto è costituita da sette frantoi artigiani di antica tradizione situati nella Maremma grossetana. La rete “Frantoi di Maremma” ha riunito le persone più esperte del territorio con l’obiettivo di produrre uno dei migliori oli extra vergine d’oliva d’Italia ed avere le risorse commerciali ed economiche per presentarsi sul mercato cinese.  Così,  dal 23 al 25 settembre 2013, grazie al supporto tecnico di Confartigianato e linguistico della sottoscritta, hanno partecipato alla fiera settoriale OilChina 2013 a Pechino.

Dopo un attento studio del mercato cinese è emerso che la Toscana, anche in Cina, offre un valore aggiunto ai suoi prodotti. I frantoiani hanno inoltre scelto di puntare sull’idea dell’olio come alimento salutistico, quasi di un medicinale come lo consideravano gli etruschi e gli antichi romani. Per esportare i prodotti delle piccole imprese toscane in Cina bisogna puntare sulla qualità e sul retaggio culturale insito in ogni nostro prodotto. Inoltre è necessario creare il bisogno nei futuri acquirenti! Soprattutto se si tenta di esportare prodotti “nuovi”.

Portare le piccole imprese toscane in Cina non è un lavoro semplice ed immediato ma, affidandosi alle mani giuste, un investimento che sicuramente porterà dei frutti! La preparazione precedente alla fiera ha visto non poche difficoltà  per la rete di imprese toscana, a cominciare dalla barriera linguistica e culturale a quelle logistiche. E’ stato quindi fondamentale il lavoro di una traduttrice specializzata che ha supportato la Rete dalla prima presa contatti con gli organizzatori della fiera, alla creazione e traduzione di cataloghi, listini prezzi, brochure, biglietti da visita ed etichette, fino alla formazione linguistica di base, ma soprattutto formazione culturale, essenziale per poter partecipare ad una fiera internazionale e poter fare affari con imprenditori cinesi evitando spiacevoli gaffes

I prodotti con cui si sono presentate le piccole imprese toscane in Cina hanno riscosso grande successo: l’olio extra vergine di oliva di tipo medio, dal sapore delicato e fruttato, l’olio extra vergine di oliva di tipo intenso, dal sapore persistente e poi i vari condimenti al limone, all’arancia, al peperoncino, all’aglio, al basilico.

Come sottolineano i due rappresentanti che hanno vissuto l’esperienza cinese: “In Cina l’inglese non basta! E’ necessario sapere come comportarsi e cosa dire, soprattutto nelle situazioni più formali!”

Qui di seguito le etichette appositamente create per la fiera OilChina 2013

frantoi di maremma

Traduzione: Chiara Buchetti

Progetto grafico: PinoInside

 

 

Chiara Buchetti

Chiara Buchetti insegna Lingua e Cultura Cinese nella scuola secondaria, è autrice di "Cina da scoprire" (edito da ELI nel 2018) ed ha fatto parte della commissione per la compilazione del Sillabo ministeriale per l'insegnamento della lingua Cinese.

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