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Il sorriso nella letteratura cinese

xiào: ridere, sorridere

Ridere ha un effetto benefico e terapeutico sul nostro corpo e sul nostro umore, ma non sempre si ride per gioia o felicità. Spesso si sorride per mascherare situazioni spiacevoli o imbarazzanti, semplicemente per cortesia o addirittura per disprezzo o sarcasmo!

Il volume “Laughing in Chinese” curato dal Prof. Santangelo, tramite l’analisi di testi letterari cinesi, mette in luce le diverse e molteplici sfaccettature del ridere e del sorridere nella cultura cinese.

Il ridere/sorridere è un fenomeno complesso ed ambiguo che vuole prevalentemente esternare o mascherare un’emozione; è ambiguo anche perché la dimensione emotiva individuale è necessariamente influenzata dai valori e dall’immaginario creati dalla società in cui viviamo. Esaminando un’altra cultura è necessario, quindi, tenere presenti le differenze non solo linguistiche, ma anche concettuali (ad esempio la traduzione di una parola che indica uno stato emotivo in un’altra lingua è necessariamente legata ad un concetto culturale altro, che potrebbe non identificarsi in quello che intendevamo noi).

E’ in questa ottica che i testi letterari diventano fonti storiche fondamentali in grado di fornirci indicazioni per intuire la mentalità di un popolo e di un’epoca.

Sperando di aver suscitato il vostro interesse, vi lascio con bel proverbio cinese

一怒一老,一笑一少 (Yī nù yī lǎo, yī xiào yī shǎo) “Più ci arrabbiamo più invecchiamo, più sorridiamo più diventiamo giovani”

 

 

Chiara Buchetti

Chiara Buchetti insegna Lingua e Cultura Cinese nella scuola secondaria, è autrice di "Cina da scoprire" (edito da ELI nel 2018) ed ha fatto parte della commissione per la compilazione del Sillabo ministeriale per l'insegnamento della lingua Cinese.

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